Lo scultore e l’arte della natura
E’ nato in Toscana, dove l’arte e la natura sono per lui nutrimento costante e fonte d’ispirazione quotidiana.
Paolo Terrosi si occupa <<di quel tipo di scultura che gli anglosassoni chiamano “Wire tree sculpture“. Ho iniziato 10 anni fa in occasione di un viaggio in USA: da tempo cercavo un modo per trasporre le mie passioni in maniera permanente e qui mi si è creata l’occasione. Le tecniche e le conoscenze le ho approfondite negli USA grazie ad un validissimo esponente di questa arte, col quale ho iniziato i primi rudimenti e successivamente con corsi on line. Il resto viene da sé, ovviamente>>.
Creare
<<Creare per me è dar vita sotto forma solida e tangibile, alle mie più profonde emozioni. C’è moltissimo nella mia vita che si riversa in ciò che creo.
La mia appartenenza a iniziative varie e il mio smisurato amore per la natura e per l’essenza di tutto ciò che mi circonda, cerco di trasporlo nelle mie opere: in fondo è questo lo scopo dell’arte>>.
Le sue sculture
Della Wire tree sculpture di Paolo Terrosi vi mostro qui solo un’istantanea della brillantezza, della leggerezza, dell’inarrestabile forza rigeneratrice della Terra, che sa imprimere alle sue creazioni, come fosse “facile”! E’ come se in lui scorressero la stessa linfa ed essenza degli alberi.
Ma come e quando nascono? E’ possibile distinguerle facilmente, a colpo d’occhio, nella grande offerta del web e soprattutto di Instagram?
<<Nascono sempre da un istintivo impulso di dar forma a ciò che la mia mente immagina o che un determinato paesaggio o scorcio mi suggeriscono; da lì a disegnare un progetto di massima il passo è breve. Per la realizzazione materiale delle mie opere preferisco, da sempre, le lunghe nottate. Ma la creatività a 360gradi non ha orari per me, dipende dalle situazioni e dagli ambienti che mi circondano. Spesso arriva l’intuizione nei momenti più inattesi.. Un tratto distintivo è sicuramente la maniacale determinazione nella ricerca dei particolari e nella scelta dei colori e delle basi>>.
Il suo legame stretto con la natura, e la sua preoccupazione per il fatto che non si sta facendo abbastanza per preservarla, si ritrova anche nella definizione capace di descriverlo al meglio, cioè il “Mono no aware”.
<<E’ un concetto estetico giapponese che esprime una forte partecipazione emotiva nei confronti della bellezza della natura e della vita umana, con una conseguente sensazione nostalgica legata al suo incessante mutamento. Le mie sculture sono un viaggio, un omaggio e un dialogo aperto con questo splendido, unico pianeta!>>.
La Wire tree sculpture del Maestro, in numeri.
<<Per la realizzazione di questa scultura sono stati necessari 650 metri di filo di alluminio di 6 diversi colori e di lunghezze variabili, dai 100 ai 160 cm.
Per la canopea o volta fogliare, sono occorsi oltre 25.000 loops (o anellini) che vengono realizzati a mano, come tutta la scultura, uno ad uno, senza ausilio di strumenti elettrici, colle o saldature.
La base è costituita da una radice di ulivo, preventivamente lavorata, pulita e trattata a cera; le radici ancorano la scultura grazie a decine di piccoli fori e senza utilizzo di colla. Tutte le basi che utilizzo provengono da legni di recupero.
La scultura si autosostiene solo grazie agli intrecci che, grazie a particolari accorgimenti, fanno in modo che non collassi su se stessa. Anche la prevalenza dei colori tra tronco e foglie, richiede determinate tecniche realizzative, dato che i fili sono già colorati>>
Chi fa l’arte?
Quando parlo con gli artisti che ospito in Note di creatività chiedo spesso se fantasia passione e creatività appartengano di più a persone “strane” e “complicate” o se anche in persone ordinarie ci possa essere una vena creativa molto pronunciata.
Per Paolo Terrosi <<abbiamo un intero mondo di ispirazioni, interiori ed esteriori e credo che in ognuno di noi si nasconda un artista. Basta dare sfogo alla propria immaginazione>>.
La complicità con l’universo attorno a noi e l’attitudine a creare non sono quindi esclusiva di persone “eccentriche” facilmente individuabili come artisti. Sono le <<persone “normali” con una vita semplice, non complicata che hanno modo, secondo me, di confrontarsi in maniera serena e distaccata con tutto quanto di fantasioso il mondo che ci circonda può mettere in scena. Diciamo una pulizia mentale meno inquinata e più predisposta a recepire quanto ai più sfugge>>.
Il modo più veloce per conoscere il Maestro Paolo Terrosi e Wire tree sculpture è la sua galleria Instagram: un universo artistico ed umano da non perdere, una visita nel suo bosco fatto da “centinaia di fili che s’intrecciano per andare a creare vere e proprie sculture”! I suoi alberi parlano e dicono quello che le parole non sanno dire.