Durante le settimane di caldo africano, chi si lamenta incorre in un ampio repertorio di critiche ed appellativi poco gentili espressi con superbia dagli adoratori dei 40 gradi all’ombra con tasso di umidità all’85/90%.
A me sudano anche i pensieri, i miei neuroni stanno scivolando via in gocce, dicendo “c’è nessuno?” e per solidarietà a “chi soffre” come me, non posso evitare di scrivere un lungo articolo afoso e lamentoso!!
Ci stiamo quasi abituando a sentire alla Tv che “questa sarà l’ondata di calore più intensa della stagione” e che “oggi è la giornata più calda di questa ondata, la più calda dell’estate, la più calda da centinaia, anzi migliaia di anni!”. E si divertono tantissimo ad affibbiare nomi infernali!
Basta attendere solo qualche giorno, che ne preannunciano un’altra, come fosse il ritornello di un tormentone estivo! Piuttosto che illudere chi è barricato in casa ma vorrebbe trascorrere l’estate senza il miraggio di un po’ di aria respirabile, non sarebbe meglio dire “domani farà caldissimo e forse dopodomani farà ancora più caldo, fino a quando non si sa!“?!
Inizi a bruciare solo guardando i tremendi colori dei grafici delle temperature sulle pagine dei meteo, col caldo che avanza in rosso sempre più scuro fino a raggiungerti, come un mostro!
L’estate che ricordo
Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua!
Adriano Celentano
Da bambina le estati erano dominate dall’anticiclone delle Azzorre, più corte di quelle attuali e il temporale di fine agosto sanciva il suo declino. Ma erano più vivibili: fuori a tutte le ore, sempre sporchi di erba e terra, e di sera portavi spesso con te una maglia a maniche lunghe per coprirti le spalle al ritorno dal gelato in piazza.
Il rientro sui banchi di scuola era abbastanza faticoso: seduta sacrificata e scomoda, guardavo fuori dalla finestra assalita da tanta nostalgia, facendo il conto alla rovescia per le vacanze di Natale.
L’autunno e l’inverno in pianura mi mettono tristezza, le giornate sempre più brevi e senza sole mi opprimono e durante i mesi grigi ripenso sempre alla luce dell’estate fino a sera inoltrata.
Mi vedo immersa nell’acqua fresca del mare a guardare l’orizzonte insieme ai gabbiani, quando la maggior parte della gente chiassosa se n’è andata e mi riprometto di indossare tutto quello che ho nell’armadio, non sempre le solite due cosette. Così aspetto l’estate, ogni anno.
E invece arriva l’anticiclone africano, che trasforma le giornate in saune senza sosta e il mare in un brodo. I meteo prevedono bolle di calore e so già che tirerò un sospiro di ossigeno, più che di sollievo, solo a settembre (forse) quando sarò ormai a pezzettini! Come una pianta anelo ad una tregua ma giungeranno le nebbie d’autunno, di nuovo, e avrò il rammarico per aver sprecato la stagione che attendo più di ogni altra.
Caldo africano in sintesi

Così maleducata, non è la mia estate e non riesco a viverla! Troppo bollente, appiccicaticcia, puzzolente, bruciante, soffocante, e tutti questi “ante” non sono dovuti alle dita incollate sulla tastiera!
L’aria è talmente carica di umidità da essere bagnata: la cottura a vapore trovo che sia ottima per le verdure e per i gamberoni, ma non credevo di dover cuocere anch’io nello stesso modo.
Mi lavo più volte perché mi sento una cacca schifezza: collo, viso e braccia, oppure direttamente una doccia fredda ma appena lavata sono di nuovo una cacca schifezza, con la pelle che pizzica come fosse irritata da sostanze urticanti.
In più sono perseguitata da zanzare assatanate in ogni orario della giornata e luogo, anche in bagno, perché le maledette entrano in casa comodamente usandomi come ascensore.
Si potrebbe anche tentare di sorvolare sulla pelle che brucia e appiccica anche se si resta immobili ma si ha la sensazione che manchi proprio l’ossigeno, tanto da dover forzare l’inspirazione e l’atmosfera è così pesante che ci schiaccia.
Di notte non c’è alito di vento, le temperature non scendono abbastanza e tutto sembra più opprimente, un’ebollizione senza sosta. E’ difficile dormire e mi giro e rigiro come una pietanza in umido che trasuda acqua (ma nel mio caso non riduce mai il suo peso). Sogno un cuscino refrigerato, qualcuno sa se esiste?
Condizionatore santo subito?
Il condizionatore? So che per molti è la pratica, scontata soluzione per sopravvivere! L’aria condizionata è un sicuro aiuto ma intere giornate, chiusi dentro, non so… ho qualche dubbio sul fatto che faccia bene alla salute! Vedo gente quasi stordita perché resta in casa giorni senza aprire mai le finestre!
Shock termici ogni volta che si esce e si passa da un ambiente all’altro, tosse, mal di gola, schiena bloccata, giramenti di testa… (non ho tutto questo, tutto insieme, ma quasi!).
Le temperature polari di alcuni supermercati sono un sistema evoluto ed invitante per ridurre la popolazione: appena si varca la soglia, arriva la ghigliottina direttamente sul collo. Se non ti colpisce, a pagarne le conseguenze sarà il tuo portafoglio: nei centri commercial si sta così bene… perché non fare un bel po’ di shopping perdendo la cognizione del tempo?!
Invidie e fanatici
Sono una grande peccatrice e con queste condizioni meteo l’invidia mi assale dannatamente, dal basso della mia pressione scesa sotto i piedi! Invidio chi è tutto pimpante e si trova a suo agio grazie ad un fisico notevolmente adattabile!
Li invidio se stanno benissimo in questa sauna perenne, se passano dall’aria condizionata a 15 gradi ai 40 gradi all’aperto senza beccarsi una tosse cronica per mesi.
Un po’ le detesto perché sono imperturbabili, perfettamente termiche dalla testa ai piedi nei loro abiti asciutti e fluttuanti, con il viso fresco, il trucco intatto, la piega dei capelli perfetta.
La loro fronte non è grondante come un gelato al sole, le loro guance non sembrano esplodere, le loro caviglie non sono salsicce…. come fanno??? Me lo dicano!!!
E il loro sistema energetico è quello di una pentola a pressione, altrimenti non si spiega perché io mi trascino e loro saltellano come molle, dichiarando amore sconfinato per l’estate afosa!
Chi voleva un gran caldo duraturo, dal 2003 penso possa ritenersi soddisfatto, “però almeno non auguratelo anche per l’anno prossimo!” dicevo l’anno passato, e i precedenti!
La mia invidia si trasforma in assoluta insofferenza quando sento dire che se venissero 50 gradi sarebbe ancora meglio perché è estate ed è giusto così. In simili occasioni esorto i fanatici che esultano per il caldo africano perenne ad entrare nei vulcani che ribollono e sedersi lì per godersi le normali temperature magmatiche. Non serve andare troppo lontano: l’Etna è in piena attività!
Problemi da caldo africano
E’ godibile solo per pochi, spossante e dannoso per persone, piante e animali. Non è una singola nota stonata, ma un fastidiosissimo interminabile canone di merda! Fa vivere male chi ha patologie e chi lavora tutto il giorno senza aria condizionata, o peggio sotto il sole: fare l’asfalto con 39/40 gradi non credo sia salutare!
Vogliamo parlare dei violentissimi temporali tra un’ondata di caldo e l’altra? Se si sono già subiti danni ingenti, se le raffiche ti hanno scoperchiato la casa, se in auto sei stato sorpreso da una pericolosa tempesta, ad ogni allerta meteo la preoccupazione e la paura stringono lo stomaco in una morsa. Un po’ di aria fresca passeggera ha un prezzo altissimo!
E mentre si ripete anche l’altro ritornello estivo, quello relativo ai consigli sempre identici e scontati, penso a chi dice che così si sta proprio “da Dio!”. Non è che… per caso… parlano in questo modo perché soggiornano mesi nella casa al mare, in montagna, al lago, o in giardino senza muovere un dito?
Se un Dio davvero c’è, me l’immagino seduto al fresco, come il mio adorato bisnonno in un ricordo che ho di lui sotto il salice. E non sarebbe nemmeno sudaticcio, per abbracciare morbidamente in modo piacevolmente eterno chiunque ne abbia bisogno!
Che vi devo dire?! A me piace l’estate quando ancora si respira e la pelle non brucia!
Lo ammetto: mi manca tanto l’Anticiclone delle Azzorre!!