Note narranti: fraseggiare, scrivere per raccontare…

Le note narranti sono note che raccontano senza salire in cattedra, senza la pretesa di insegnare o di cambiare la vita di qualcuno. Note imperfette senza i riflettori puntati, non abili nell’apparire, che scorrono inascoltate tra la distrazione generale, come un reel senza musica di tendenza e balletto, che quindi non diventerà virale.

Sono semplici storie di una vita ordinaria, di forza e fragilità, aneddoti e ricordi di un’infanzia senza social, disavventure di una quotidianità un po’ affannata. E sono il racconto di eventi vissuti in prima persona, che hanno segnato il nostro passato, per raggiungere chi li ha condivisi con me, in contemporanea ma a distanza senza averli mai conosciuti.

Alcune note narranti sgusciano da una mente che non si spegne mai, che immaginando si diverte. Sono note di sogni per indugiare nella fantasia e trasportare altri in quel sogno che l’ha fatta appassionare, oppure sfociano in melodie ed armonie che avvolgono.

Gocce di memoria appuntate qui

Note imperfette, gocce di memoria

Le gocce di memoria sono come quei pezzettini di oggetti rotti, quasi sbriciolati, che talvolta ritroviamo in fondo ad un cassetto.

I frammenti di ricordi ci avvolgono con sensazioni piacevoli, ci riportano tra le braccia dei nostri affetti più cari, ci investono taglienti, ci tormentano. Altri ci catapultano immediatamente in una situazione sgangherata di cui conserviamo nitidamente particolari che ancora ci fanno sorridere!

Presi da problemi, pensieri quotidiani, affanno, chiacchiere inutili, e discussioni discussioni discussioni, molte gocce di memoria che vale la pena ricordare si confondono in modo quasi irreparabile.

Ma è soprattutto il perdurare di situazioni negative che sovraffollano la mente con note dannose, rumorose e stridenti, a soffocare i ricordi, addirittura bruciandoli. Svaniscono in una coltre di fitta nebbia anche le gocce di memorie drammatiche, e resta soltanto una macchia opprimente che affonda sempre più dentro di noi. A me è successo proprio questo.

Ogni tanto qualche frammento di memoria ritorna come un flash, spesso in un momento in cui non ho una penna per poterlo fissare o un registratore per non perderlo più.

Quelli che troverete qui sono semplici ricordi tascabili: storie vere, né avventurose né sensazionali, soltanto di ordinaria imperfetta umanità.

Storie tra fantasia, sogni e realtà

note narranti di sogni e fantasia

Chi ha vissuto gli anni ‘80 e ha visto “La storia infinita”, sa che la fantasia, i sogni e le speranze contrastano “il nulla”, l’oscurità e la disperazione.

Si può quindi vivere senza sognare, senza fantasticare? Forse sì, ma per un’anima vitale se pur tormentata, credo sia inevitabile divagare con la mente, cercando anche nei sogni risorse per nutrirla. Ho sognato tante storie, alcune delle quali mi appassionavano a tal punto da tentare di prolungare il sogno anche da sveglia: appena potevo mi mettevo in un angolo e mi sforzavo di continuarle e dando un degno finale.

Ma non sono mai riuscita, né a concluderle né a trascriverle in tempo con quell’intensità che mi trascinava dentro. Quando ho deciso di attrezzarmi per scriverle, non erano ormai più così speciali, nemmeno per me, poi ho scoperto che molti dei miei sogni erano stati sognati da tanti altri, che li avevano scritti in romanzi e tradotti in film. E allora che senso avrebbe avuto proseguire?

Le bozze di decine di note narranti ed immaginarie però sono difficili da buttare, anche se immaginarie sono tenaci e hanno messo radici, moltiplicandosi. La fantasia può far superare timidezze ed essere una cura, può raccontare e divertire, è adrenalina sana… molto meglio dell’apatia.

Potremmo dire che dedicarsi alla libera fantasia sia come celebrare la vita? Dovrebbe anche essere capace di arginare l’acidità dilagante dei social network… almeno per un po’. Io ci provo!

N.B: Gli articoli dedicati alla creatività presenti qui si stanno trasferendo sul sito collegato Note creative… vi aspetto anche lì!

E quindi…
La vita è un insieme di note che a volte si combinano in una musica perfetta e memorabile,
ed altre in una vera schifezza!
Ma anche in una musica che “suona male” ci sono note da ascoltare!