Note di un istante
Le note di un istante sono immediate e passeggere, fluttuanti, quasi evanescenti.
Leggere come una nota di spontanea ironia che tenta di strapparti un sorriso sincero, piacevoli come uno scaldabagno elettrico in inverno. Come le note di testa di un olio essenziale, come i sedicesimi della musica, questi rapidi istanti di bellezza ci ammaliano e intanto ci sfuggono.
Da sempre proviamo a catturarli, in una fotografia, in un quadro degli impressionisti, in una boccetta di vetro ma come un attimo di tramonto sono così sfuggenti, che mentre li acchiappi sono già mutati e non sono più gli stessi.
E’ il sospiro di sollievo dell’istante in cui chiudi fuori tutto il resto e ti ritrovi in un luogo in cui sei parte di qualcosa di grande, dove i tuoi confini sfumano e devi muoverti con rispetto per non disturbare. C’è tutto un mondo in quel preciso istante e finalmente senti di avere un senso.
Sono note per chi sa accorgersi dalle piccole cose e provare stupore, e non deve per forza vivere a tutto gas per sentirsi vibrare. Come un lampo, perfetto per chi riesce ad accorgersene e sa di non averlo perso.
Voci e immagini dell’universo
Note dell’universo di cui non potrei fare a meno, delicate o incontrollabili, di cui mi approprio solo per un attimo. Scritte per chiacchierare del meraviglioso e dell’oscuro, per confondersi con una vita che scorre perfettamente imperfetta perché estremamente mutevole e mai uguale a se stessa.
Siamo natura, siamo suoi ospiti e spettatori. Sa spazzarci via senza colpa, sa stupirci e dare spettacolo disinteressatamente, è arte senza tempo ed è una cura. Si fa beffe di noi, esseri poco utili, solo di passaggio. La natura è sempre stata una fonte di ispirazione per gli uomini, una complice, ma anche un ostacolo da superare senza nessun riguardo ed una sfida per la vita.
Sono note dedicate a chi non si stanca di vedere sole luna stelle nebbia pioggia vento e tempeste, ed è sempre un po’ sorpreso.
Seriamente?!
Gli istanti di leggerezza e ironia in note, sono pillole per sdrammatizzare, perché a volte sorridere, se pur amaramente, è uno delle poche consolazioni ancora non tassate. Attenuano il grado di drammaticità di un fatto, di una situazione, di una notizia, ne ridimensionano la gravità.
Rendono le cose forse un po’ più semplici e penso ci aiutino a diventare anche più resistenti! Note comunque imperfette perché l’ironia aiuta a sopravvivere ad infilate di situazioni negative, ma è un’arma faticosa da maneggiare, ed un po’ spuntata perché poco accettata.
Ma talvolta è addirittura dannosa per chi la usa: chi è ironico sa esserlo nonostante sofferenze ed infelicità che conosce bene, ma l’ironia le cela perfettamente agli occhi degli altri. Quelle note istantanee di leggerezza diventano così una condanna all’incomprensione per chi le sa suonare.
Minestrone leggerezza, antidoto per l’acidità: l’ironia non è frivolezza o faciloneria, ma tratta di “cose serie”!” L’ironia del meteo bastardo, ad esempio: un lunedì soleggiato dopo una domenica grigia, è una cosa seria! Momenti e ragionamenti semiseri, questioni per niente gravi dove far confluire la serietà per alleggerire ciò che davvero è pesante. Però… chi vi dice che non siano davvero cose serie? Quindi parliamone, seriamente!