Infinite cose da fare in troppe liste di cose da fare, o “to do list”!

E’ un brutto segno trovare una o più liste di cose da fare (to do list se vogliamo essere aggiornati) di cui alcune sono ignote, con datazione piuttosto remota? Ci sono scritti anche vari abbinamenti di parole ora assolutamente oscuri.

Mentre cerco di risvegliare qualche neurone risalendo al momento in cui li ho annotati, riesco solo ad immaginare la mia faccia e la mia tranquillità nel farlo perché “così sarà chiarissimo ed immediato capire, non potrò sbagliare!”.

Che fastidio!!

Forse era qualcosa che mi ero ripromessa di fare appena smaltito quelle inderogabili, un’idea che ritenevo utile, magari risolutiva o appassionante. E invece… boh, perdute come le intuizioni migliori ed originali che hanno il brutto vizio di accendersi nella mente nel momento in cui non si possono appuntare.

A voi non capita mai?!? A me succede poco prima di addormentarvi, quando inizio a scivolare nei miei sogni, più spesso incubi, dove non ci sono mai pezzi di carta, penne, registratori vocali, lavagne e gessetti. 

Provo ad imprimerle nella mente e mi dico “ah sì sì, quando mi sveglierò me la ricorderà, senza dubbio!”. Ma il giorno seguente so che avrei dovuto ricordare qualcosa di importante, che come un lampo è sparito! Nelle ore in cui sono sveglia però sono attrezzatissima ed in caso di impellenza scrivo anche sulla scrivania, in un angolo ormai scarabocchiato e macchiato!

Specializzarsi nella creazione di to do list, che non funzionano 

Io ho fitte liste per la quotidianità, ogni giorno, da anni, anche se resto a casa. Mi servono, o almeno credo, per non dimenticare una cosa da fare domani perché oggi non riesco, o per riprometterti di farla appena avrò concluso un’altra impellente che mi impegna per più giorni. Sicuramente non mi annoio!

Se esistesse l’albo dei “redattori di (numerose) liste di infinite cose da fare”, io sarei già iscritta, perché ne ho avute veramente tante, come pagine di un manoscritto senza fine e mi sento specializzata… in cavolate! Ne inizio spesso di nuove, con convinzione e un pizzico d’emozione come quando si sta per intraprendere un’avventura.

Ma già dopo la stesura delle prime righe mi assale l’affanno perché vorrei la soddisfazione di depennare in breve tempo molte voci dall’elenco e invece la maggior parte si trascineranno per troppo, troppo tempo.

Quante idee e progetti apparentemente vincenti, sogni o frasi d’effetto da dire al momento giusto o da inserire in una canzone restano fermi su centinaia di fogli di carta su cui li abbiamo scritti? E quando ci tornano tra le mani c’è un po’ di amarezza perché lì tutto è iniziato e finito, e si è impantanato senza trovare una realizzazione!

Forse ogni tanto dovremmo impiegare un po’ di tempo per avventurarci in qualcuna di quelle righe fitte fitte di entusiasmo, concedendoci un po’ di indulgenza per gli impegni di ogni giorno! Non opterei subito per la lista delle 100 cose da fare prima di morire perché potrebbe far impennare ansia, stress e voglia di mollare tutto. Scriviamone intanto un paio che siano accessibili, da fare entro un anno.

“Il tempo… non c’è”. Sì, avete ragione!

Liste che si rigenerano ed eccezioni

Negli anni passati ero solita stilare to do list divise per argomento e destinazione: ne inauguravo una nuova ogni volta che lo spazio in una di quelle correnti era esaurito pure negli angolini. Rileggevo gli elenchi vecchi con attenzione, ricopiavo ciò che sarebbe stato ancora da risolvere nell’immediato e tralasciavo quello che ormai non avrebbe avuto più futuro.

Una particolare sezione era dedicata a quegli strani appunti dal significato sconosciuto ed enigmatico che avrei provato a decifrare. Sceglievo appositamente fogli da quaderno piccolo per non sentire troppa pressione addosso. E così accumulavo liste!

Poi un anno fa, spinta da disillusione e stanchezza ho compiuto un passo avanti nella mia evoluzione di “redattrice di liste di cose da fare”. Per ridurre il numero di fogli sparsi e non attivarne altri solo per un paio di nuove aggiunte, tiro una riga sull’appunto risolto (sempre per avere un brivido di contentezza) e poi con il correttore bianco creo spazi vuoti.

E’ un diabolico usato garantito che si riempie rapidamente e soprattutto si consuma. Invece di completarsi con pacca fina sulla spalla (alla Cannavacciuolo), è più probabile che la lista esausta si autodistrugga.

Meglio senza?!

L’alternativa migliore forse c’è: stracciare i fogli, metterli nella raccolta della carta ed evitare di cedere alla tentazione di prendere nuovi fogli bianchi e spaziosi! Magari terrei solo una lista piccola per le cose della giornata, da buttare prima di andare a dormire. Listine che hanno la tendenza a restare sulla scrivania perché l’imprevisto è sempre in agguato e qualcosa resta in sospeso. E si ricomincia daccapo con una lista più grande, cumulativa. Non c’è soluzione!

E il premio di miglior redattore di liste di cose da fare, nella categoria “non fatte e/o sconosciute”, goes to….

Nemmeno la lista della spesa viene del tutto soddisfatta! C’è però un’eccezione: le liste delle cose da portare in vacanza e da fare in tempi record! Inizio a scriverle qualche giorno prima della partenza, concludo pochi minuti prima di uscire di casa e durante tutto il tragitto per raggiungere i miei pochi giorni lontana dalla pianura, ho il pensiero fisso di aver dimenticato qualcosa… Vi ricordate “I fobici”?! Ecco, più o meno così!

E’ evidente che io non possa dare alcun consiglio pratico per creare efficaci to do list! Non riesco ad esaurire le liste di anni fa con la carta ormai consumata a furia di aspettare e sono abbastanza “antica” da non utilizzare mai app apposite o to do list di Microsoft excel. Impazzirei al solo pensiero di sedermi al pc per fare un’ordinata lista asettica e rischierei di fissare lo smartphone con disapprovazione!

Organizzano vita, lavoro, giornate e vacanze, l’attesa di un figlio o la preparazione di un matrimonio, quelle delle cose da fare a Londra o New York, quelle per ottimizzare un profilo Instagram e un business online. Ma non vivremmo meglio senza le to do list, sempre pronte a farci fretta e a ricordarci che non abbiamo fatto un sacco di cose?

E se invece scrivessimo liste di cose fatte ogni giorno per attribuirci meriti che solitamente ci neghiamo? Sì, proprio quelle ognuno di noi per abitudine, senso del dovere o egoismo ritiene scontate! E soprattutto potremmo annotare ogni piccola ma importante conquista. Che ve ne pare?!

Liste di cose da fare, oppure chiamatele to do list

Ed ora attendo voi!!