“Gli altri non capiscono che se ti chiamo per nome o se ti do appellativi per niente dolci, lo faccio perché sei solo la mia (mio fratello è solo un dettaglio) e noi abbiamo un modo tutto nostro per comunicare”. E qui, parlando della festa della mamma, non mi riferirò a lei come sono solita fare, perché l’elenco sarebbe troppo lungo, ma auguri innanzitutto alla mia mamma, che in presenza di altre persone chiamo per nome perché non si confonda con le altre e si giri soltanto lei.
“Tu mi dici da tanto tempo che le mamme spesso rompono e sono pesanti, ed io aggiungo: tu per fortuna continui a farlo, spero per tanto ancora!”. Ho il privilegio di averne una, con cui ogni tanto ci mandiamo pure a quel paese.
La mia mamma ed io
Se non posso dire a mia mamma qualcosa che è successo, brutto o bello, è come se mancasse proprio un pezzo, non ci fosse più completezza. Me ne sono accorta dopo una grossa discussione, in una giornata che abbiamo parlato pochissimo, ed era come mi tenessi il tormento di qualcosa di sospeso.
Quando andavo a scuola ero così ligia e diligente che se non me la sentivo di andarci mia mamma me lo lasciava fare e mi sentivo pure in colpa. Una volta le ho persino chiesto se potevo “fare fuoco” con le altre compagne per non sentirmi sempre esclusa e lei ha detto sì! Ho pure tenuto la vodka di una compagna nascosta in casa mia dicendolo alla mamma perché sapeva che a me non fregava niente di alcolizzarmi.
Tempo fa in tv hanno ridato quel grandioso film che è Alien. E subito ho ricordato quando da bambina chiesi a mia mamma: “ma il micio poverino poi si salva”? Comunque non è cambiato granché da allora!
Sono una mammona e non mi importa di essere criticata per questo. Ho fin troppi rimpianti, non voglio rimpiangere di non essermi goduta i miei genitori, le persone che amo di più. Non mi piace chi fa l’encomio ai morti dopo averli ignorati in vita.
Auguri alla mamma non solo nel giorno della festa a lei dedicata
Adoro la Signora Weasley in Harry Potter: è la mamma di tanti figli e dei loro amici, quella che cucina per tutti, che dà calore e affetto in ogni occasione. E allora auguri:
- alle mamme dai capelli bianchi un po’ ricurve,
- a quelle che non ci sono più,
- a quelle che lottano per restare in vita,
- alle mamme delle canzoni,
- a quelle giovani e pimpanti che non sbeffeggiano le altre in difficoltà,
- a quelle che lo saranno presto, che partoriranno o che adotteranno e sono assalite da tante paure e sprazzi di felicità mai provata prima,
- a quelle sole e in difficoltà,
- a quelle che hanno perso il loro bimbo,
- a quelle che hanno dovuto dare in adozione un pezzo di cuore,
- a quelle che hanno cresciuto figli “di altri” con amore incondizionato,
- a quelle come me che avrebbero tanto voluto esserlo ma non lo saranno mai…
A tutte, e soprattutto alla mia cresciuta senza mamma con un amorevole nonnino, il mio più caro e affettuoso augurio.