Note di me:
about my music notes
Forse la mia musica, le mie note imperfette, sanno raccontare qualcosa di me che non so dire.
Quando compongo musica, scrivo note per raccontare. Ma se la mia musica fosse capace di rappresentare un momento, una sensazione, un sentimento di una persona sconosciuta, sarebbe davvero una bellissima soddisfazione.
Da bambina non mi piaceva assolutamente suonare a comando per intrattenere e temevo sempre che mi chiedessero “dai, fammi sentire qualcosa”. Circa 10 anni dopo, suonare dal vivo è diventato il mio lavoro ed è rimasto così per un bel po’!
Ed ora sono qui a chiedervi: “dai, premete play ed ascoltate alcune delle mie Note!”
In fondo, la musica non dovrebbe unirci senza conoscerci, attraverso lunghissimi pentagrammi invisibili?!

Il primo brano che ho composto in ogni suo dettaglio e con cui mi sono iscritta alla Siae. Il titolo? Già all’epoca non sopportavo il termine “positività”!

La parte migliore di te, un po’ incosciente e scanzonata si è dissolta. Non l’hai protetta e non c’è più.

A volte si ha il forte impulso di sparire, di andare lontano senza una vera destinazione, per approdare in un luogo in cui reinventarsi totalmente.

Scritto da V. Turri e da me arrangiato per un amico scomparso prematuramente, il Maestro Alessandro Ferrieri.

Calma, ipnotica. Pianoforte, archi e percussioni si muovono con incedere delicato e sinuoso in un’atmosfera estiva. Qui in versione slim!

Nata da un sogno con ambientazione fantasy, catastrofica eppure sempre un po’ romantica. Dedicata a chi ama fantasticare e indugiare in un sogno!