NOTE DI ME
L’imperfezione alimenta i sensi e genera ironia e fantasia
CHI SONO IO?
☾ ironica resistente
sognatrice mai illusa ☽
𝄞 pianista compositrice 𝄢
♯ redattrice di note ♭
𝄡 operatrice olistica ♮
♫ Vivo con altalenante sopportazione la mia datata imperfezione! Come le note imperfette, ho un tempismo sbagliato e sono sempre fuori posto, tranne nell’acqua ♬
Note della mia imperfezione
Qualcosa di me
Le definizioni e le etichette mi soffocano! Non riesco a trovare poche parole efficaci per descrivermi, e mi dilungo facendo disastri… come succederà adesso!
C’è chi vive con i piedi per terra, ed io invece devo averli nell’acqua: è un’esigenza e ne sono dipendente, è eterna casa, è immediata serenità e continuo mutamento.
Mi piacciono l’aspro, il sale, le olive, la pizza, le fragole, le violette (ma non le mangio!). Adoro i gatti, che mi considerano una loro compagna di giochi. Sono malinconica, permeabile come un terreno che si inzuppa ma tenace. Dormo poco e male e la mia mente vaga tra sogni ed incubi incessanti, ma non si perdona disattenzioni.
Sono pratica, sono “quella” affidabile che cerca di renderti più semplici le cose, il pagliaccetto che sdrammatizza le situazioni pesanti perché diventino più sopportabili. Probabilmente anche per questo ho studiato per diventare operatrice olistica, per alleggerire un po’ di “dolore” ma senza deliri di onnipotenza!
Sono il bersaglio preferito delle mie critiche, e sono un vero rottame! Ho perfezionato una mia personale ironia in anni di sala prove tutta al maschile (evoluzione di Darwin), ma ho iniziato ad usarla a scuola per difesa verso le angherie e per sopravvivere all’emarginazione.
Non sopporto i piedistalli e l’esaltazione a prescindere. Detesto le cattiverie gratuite, gli accanimenti, le condanne senza appello.
Scrivo note…
Già lo so: i miei contenuti non “convertono” e sono consapevole che qui non risolverò problemi, ma voglio che le mie note non restino più in sordina.
Ho scritto post stonati, ironici o ispirati sui social ma non sono popolare; lettere impegnate a cui i destinatari non hanno prestato attenzione; resoconti di convegni medici ma i malati conoscono già i loro problemi… Insomma, altrove difficilmente mi reclameranno.
Scrivo in modo semplice ma non geniale, anche se mi piacerebbe. La poesia? Ho grosse difficoltà a scrivere in versi! Compongo musica ma non il testo: durerebbe troppo, come una telefonata con chi non senti da tanto!
A scuola i prof dicevano che mi esprimevo in modo chiaro ma non ho potuto conservare nemmeno un tema di tutti quelli svolti alle superiori in 100 miseri minuti di compito in classe! Quelle corse affannate contro il tempo con il crampo alla mano, direttamente in bella copia, non facevano sicuramente amare la scrittura!
Mi piace però raccontare la semplice quotidianità, con molte troppe parole! Quando ero piccola facevo sempre lunghi e dettagliati resoconti a mia mamma. Anche ora!
Non so invece adattarmi all’ostentazione di parole vuote come positività e ottimismo, alla dissonanza di una forzata, patinata felicità.
Melodie, armonie, dissonanze
Colonna sonora
La vita non è sempre una bella musica! E’ una composizione in cui, se si accalcano troppe note inadatte per stare insieme, diventa inascoltabile!
E allora ricorriamo alla musica che qualcun altro ha già scritto per trovare le parole che non riusciamo a dire, o perché sanno rivelare le emozioni che non sappiamo esternare. Quelle note concatenate sono narrazione, la colonna sonora di un momento, o di una vita intera.
Musica che racconta: forse anche per questo vado matta per le colonne sonore e quando sento una sola battuta mi arrovello fino a quando non ricordo il film per cui è stata scritta!
L’amavo… avrei voluto solo lei!
Ho un tormentato rapporto con la musica, ma nonostante mille deviazioni e distacchi, torno sempre lì, dove evidentemente devo stare.
Molte note sono nate dal mio travagliato rapporto col pianoforte. Un amore sbocciato spontaneamente, ma presto ferito e svilito da chi doveva accrescerlo. Non ho saputo proteggere né me stessa né quella passione, e siamo state entrambe minate e compromesse nelle fondamenta.
Alcune di queste note hanno trovato un senso nei brani che compongo. Ma non sono le sole: altre arrivano da una situazione piacevole, un dolore, un film, un’ispirazione casuale, o dalla mia totale imperfezione. E poi dai sogni! Per fortuna (o forse no?!) ne sono sempre stata golosa e da lì sono scaturite nuove note, incontaminate e spregiudicate.
E se siete arrivati fin qui…
…allora vi aspetto di là per ascoltare Note imperfette!